ALIMENTAZIONE “SENSORIALE”
Cosa significa e perché è importante?
Sono quei momenti in cui il bambino fa “esperienza delle cose” attraverso i propri sensi, tutti i sensi.
Il gusto è solo uno di questi, ma non il primo a entrare in gioco.
Avere esperienza significa toccare, guardare, annusare.
Se si nutrisse il bambino solo grazie all’ausilio del biberon, frullando tutto quello che decidiamo di dargli, lui non potrebbe fare questa esperienza. In più perderebbe completamente la capacità di gestire quanto mangiarne, con ripercussioni sulla sua autoregolazione endogena.
Naturalmente ciò impedirebbe lo sviluppo della masticazione che va allenata nel periodo dello svezzamento.
Per questo è importante permettere ai bambini di toccare il cibo, annusarlo, assaporarlo, di sentirlo con le mani.
Le esperienze sensoriali si fanno con tutti i sensi in modo coordinato e il cervello integra queste informazioni utilissime per l’apprendimento.
L’educazione alimentare basata sulla percezione sensoriale sembra promuovere una certa disponibilità e predisposizione nello scegliere alimenti più sani nei bambini, come frutta e verdura. Nell’approccio a cibi nuovi i bambini acquisiscono un ruolo attivo di scoperta attraverso l’uso di tutti i cinque sensi. Questo metodo, bastato sulla percezione sensoriale, utilizza il naturale modo di affidarsi a tutti i cinque sensi, quando i bambini si approcciano per la prima volta a nuovi cibi.
È possibile educare il gusto proprio stimolando l’utilizzo dei loro sensi.
Uno studio che ha messo a confronto diversi gruppi di bambini di scuola materna, tra i 3 e i 5 anni ha mostrato come i bambini ai quali era stata proposta l’educazione alimentare “sensoriale” avessero una predisposizione maggiore a scegliere di mangiare frutta e verdura rispetto ai bambini a cui non era stata proposta questo tipo di educazione.
Anche bambini ritenuti “schizzinosi” dai loro genitori erano, invece, propensi a scegliere una grande varietà di frutta e verdura.
Questo evidenzia come le preferenze alimentari positive, apprese durante la prima infanzia e maturate poi nella scuola materna, possano essere d’aiuto a promuovere una buona alimentazione, e soprattutto a promuovere delle sane e corrette abitudini alimentari.